Qual è il pianeta più grande dell’universo? E la stella?

In un altro post ho descritto, attraverso i numeri, quanto sia grande l’universo. Un modo immediato per capire la vastità dello spazio in cui siamo nati, viviamo la nostra esistenza, ci arrovelliamo con i nostri problemi.

Più ti rendi conto dell’immensità che ci circonda e più ti senti piccolo come un granello di sabbia nel deserto del Sahara. L’effetto di questa conoscenza, devo ammetterlo, turba non poco.
Tuttavia, rimane un argomento estremamente interessante, al di là della visione spirituale che ognuno possa avere. Sono proprio i grandi numeri, le grandi dimensioni che colpiscono il mio pensiero.

Per tale motivo, per questa “sete spaziale”, ho voluto informarmi su un altro aspetto. Scopriamolo.

O almeno, tra quelli che siamo riusciti a scoprire. Beh, anche qui, la realtà supera l’immaginazione.

Aggiornamento: VY Canis Majoris è stata declassata.

L’ipergigante rossa (variabile irregolare) che si trova nella costellazione del Cane Maggiore (visibile tra dicembre e aprile, grazie anche ad un’altra stella da record, Sirio, estremamente brillante), il cui nome deriva dalla stessa costellazione (Canis Major), è una delle più luminose stelle, insieme alla già citata Sirio, nella Via Lattea, ma non è la più grande (inizialmente era stata descritta come circa 2100 volte il Sole, poi studi approfonditi hanno portato a ridurre le sue dimensioni, fino a 1420 volte il Sole.

Quindi, chi detiene ora il primato di più grande stella dell’Universo?

Il suo nome è Stephenson 2-18 (anche RSGC2-18), con un raggio di 2150 volte quello solare (ci rendiamo conto?) e si trova nella via Lattea, costellazione dello Scudo.

Si trova a 18900 anni luce da noi (ecco uno spunto interessante: “C’è qualcosa che si muove più veloce della luce? Sì“).

Se questa gigantesca stella, una supergigante rossa, fosse al posto del nostro Sole, il suo diametro coprirebbe tutti i pianeti fino a Saturno (incluso).

Fino al 2018 era UY Scuti. Si tratta di un corpo celeste grande circa 1708 volte il nostro “piccolo” Sole.. . L’ipergigante rossa (variabile semiregolare) la troviamo nella Via Lattea, nella costellazione dello Scudo, a circa 9.460 anni luce da noi. Ha un raggio pari a 8 UA (Unità Astronomiche: UA=1 è pari alla distanza tra Terra e Sole).

Un altro modo per capirne la grandezza è quello di pensare che, se si trovasse al posto del Sole, il suo diametro si “mangerebbe” lo spazio in cui si trovano Mercurio, Venere, la Terra, Marte, e Giove.

Impressionante, vero?

[Probabilmente troverai interessante anche “I segreti della Cintura di Orione. Le stelle di Mintaka“]

Finora ho trattato i corpi celesti, ma per quanto riguarda i pianeti, cosa sappiamo? Ecco alcune informazioni.

Parlando di veri e propri pianeti, è Giove il più grande qui da noi. Sia per quanto riguarda la massa (pesa, infatti, la bellezza di 1,8981 x 1027 kg), che il volume (con i suoi 1,43128 x 1015 km3), che la superficie (6,1419 x 1010 km2).

Tuttavia, Giove, è meno denso della Terra, meno di un quarto rispetto al nostro pianeta. Questo significa che il pianeta “rosso” (così è soprannominato) è costituito in prevalenza da gas.

Allargando gli orizzonti, dovremmo indubbiamente uscire dal nostro sistema solare e raggiungere MOA-2011-BLG-322, all’interno della nostra galassia (la Via Lattea), a 25.000 anni luce dalla Terra.

Scoperto nel 2011, da poco è stato classificato come pianeta ed è 8 volte più grande di Giove, 2.500 volte la Terra.

Anni fa TrEs-4 veniva considerato il pianeta più grande, circa una volta e mezza Giove (esattamente 1,4 volte).

Il problema è che ogni giorno qualcuno potrebbe avvistare un pianeta più grande dei precedenti, mentre è più difficile trovare un corpo celeste più grande di UY Scuti, data la sua incredibile mole (anche se in precedenza c’era VY Canis Majoris, ma solo per un errore di calcolo).

Inoltre, in alcuni casi limite, è estremamente complicato distinguere un pianeta da una stella o da una Nana bruna, soprattutto a grandi distanze da noi.

Astronomia, l'uomo e l'Universo
L’Universo, astronomia

Parentesi: hai sentito della grande scoperta fatta grazie al telescopio spaziale Hubble? Due buchi neri grandi milioni di volte il Sole, che giocano a girotondo?
No? Eccoli: Buchi neri a 580 milioni di anni luce.

Curiosità:

Se sei interessato a saperne di più ti consiglio di guardare online, sui video della Rai, le due puntate di Superquark andate in onda nel 2015, che parlano dell’Universo, della Terra e dell’evoluzione della vita sul nostro pianeta. Quasi quattro ore di scienza, spiegata in maniera semplicissima, come solo Piero Angela riesce a fare.

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