Rosetta, caduta su cometa. Missione spaziale europea (video)


30 / 09 / 2016 – La missione spaziale europea sta per concludersi con uno schianto.

Il satellite Rosetta, la cui realizzazione è stata resa possibile grazie ai centri di Torino (Thales Alenia Space in corso Marche), sta per dirci addio; un progetto unico, che ha reso possibile per la prima volta un atterraggio su una cometa, materiale da fantascienza fino a pochi anni fa.

L’ESA, l’ente europeo, ha programmato la caduta di Rosetta verso 67P. Il nostro satellite, tuttavia, continuerà a fornirci dati fino all’ultimo, fino al momento dello schianto. Infatti, con l’avvicinarsi al centro del corpo spaziale, scatterà diverse fotografie ad alata definizione, permettendo così ai ricercatori della Terra di studiarne meglio la composizione e le caratteristiche.

Quindi, un altro momento storico per le missioni del Vecchio continente e per il capoluogo piemontese, diventato protagonista in questo ambito.

Ecco il video:

06 / 08 / 2015
Esattamente un anno fa iniziava a concretizzarsi la missione spaziale europea “Rosetta”, con il raggiungimento della cometa individuata e scelta per l’atterraggio, avvenuto poi a novembre.

Aggiornamento, leggi : Missione Rosetta, sonda su cometa. Dov’è ora Philae?

30 / 07 / 2015
Sempre via Twitter, Philae comunica di aver fornito tutti i propri dati ai ricercatori che lo seguono dalla Terra.

14 / 06 / 2015
Un inaspettato e gradito tweet giunge da Philae, che si è “svegliato” dopo il forzato letargo dovuto all’esaurimento delle batterie, ora ricaricate dal sole:

Hello Earth! Can you hear me?” (Ciao Terra! Puoi sentirmi?)
Hello @ESA_Rosetta! I’m awake! How long have I been asleep?” (Ciao Esa_Rosetta! Sono sveglio! Quanto tempo ho dormito?).

Credits: ESA/Rosetta/NAVCAM – CC BY-SA IGO 3.0

16 / 11 / 2014
Dopo i primi momenti di grande euforia e festeggiamenti per lo storico atterraggio di una navicella su una cometa, è subentrato lo sconforto per la posizione trovata da Philae presso la sua nuova casa. Trovandosi infatti in una zona d’ombra, non può contare sulla ricarica della batteria che avrebbe dovuto avvenire con l’ausilio dei pannelli solari. Ora è entrato in letargo, buio pesto per la sonda europea che, si spera, potrebbe risvegliarsi man mano che si avvicinerà al sole e ai raggi che gli servono per le batterie.

Ma il nostro Philae non si è dato per vinto e nonostante i pochi attimi di autonomia, è riuscito ad analizzare il terreno e a spedire i dati a Rosetta, il satellite che lo ha “lanciato” verso la cometa, prima che si “addormentasse”.

Ecco il suo ultimo tweet:

13 / 11 / 2014
L’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea, ha comunicato ufficialmente l’atterraggio della sonda Philae nell’ambito della missione Rosetta.

Si tratta di un’impresa storica, che ha portato l’uomo a compiere un’operazione mai realizzata prima, ossia l’atterraggio di un dispositivo su una cometa e l’inizio di uno stabile rapporto con essa, in modo da poterne studiare le caratteristiche e la composizione.

La missione ha riempito d’orgoglio molti europei, perché dopo decenni di successi spaziali russi, americani e, ultimamente, cinesi, finalmente anche il nostro continente ha contribuito a scrivere un capitolo importante nella storia della scienza “extraterrestre”.

Philae, sonda Rosetta

Lo studio dell’Universo, dei pianeti che lo compongono e dell’origine della vita sulla Terra, hanno sempre affascinato ricercatori e persone non addette ai lavori.

Dai risultati che saranno estrapolati dalla nuova missione si potrà forse scoprire qualcosa di più circa il nostro sistema solare, la nostra galassia (foto a lato: fonte ESA/ATG medialab).

Dopo aver “perso” la prima cometa, individuata e scelta per la missione, i ricercatori si sono messi all’opera per trovarne un’altra in linea con i tempi a disposizione per l’intera organizzazione del lancio e dell’approdo.
Il corpo celeste che ha suscitato l’interesse dell’Agenzia si chiama 67P/Churyumov-Gerasimenko.

Ieri pomeriggio (12 novembre 2014) la navicella Rosetta, dopo aver raggiunto la cometa (il 6 agosto 2014) ed essersi agganciata alla sua orbita (era partita il 2 marzo 2004, dieci anni fa), ha finalmente rilasciato la sonda Philae, una volta individuato il punto migliore per l’atterraggio.

La discesa, tra la trepidante attesa e l’ansia degli operatori ESA che controllavano tutto da Terra, è durata circa sette ore. Il luogo dove far atterrare la sonda è stato individuato dopo sei settimane di studi e analisi del terreno.

Rosetta ha trasmesso a Terra la comunicazione dell’avvenuto attracco alle 17.03. Il segnale è giunto dopo 28 minuti e 34 secondi, nonché 511 milioni di chilometri.

A questo collegamento guarda il Video atterraggio Rosetta (Fonte ESA/ATG medialab). Dopo, guarda più in basso la prima foto giunta dalla sonda Rosetta.

Presto Philae comincerà ad azionare la trivella che penetrerà nel nucleo ghiacciato della cometa, ad una temperature intorno ai -160 gradi C°.

La missione programmata dall’ESA è stata resa possibile grazie a decenni di studi ed esperimenti, con il contributo di ricercatori, università di tutta Europa, Italia compresa.

Trivella realizzata a Milano (Selex ES). La sonda Rosetta è praticamente nata a Torino presso Thales Alenia Space, in corso Marche. Altre apparecchiature a bordo sono state costruite in collaborazione con l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana).

Ecco la prima foto scattata da Rosetta e che mostra la sonda Philae atterrata sulla cometa (Copyright ESA/Rosetta/Philae/CIVA).

Prima foto della sonda Philae – Copyright ESA/Rosetta/Philae/CIVA

Rosetta, con i suoi 6,4 miliardi di chilometri percorsi in oltre 10 anni, entrerà sicuramente nei libri di storia e nell’immaginario collettivo. Le risposte che fornirà potrebbero portarci alla realizzazione di nuove teorie sulla nascita del nostro mondo e, probabilmente, a nuove domande senza risposta

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