Eclissi solare, eclissi lunare. Cosa sono? Spiegazione

Descrizione semplice delle eclissi di sole e di luna.

Senza entrare in discorsi troppo scientifici e difficili da comprendere, cerchiamo di rispondere ad una comune domanda: che cos’è un’eclissi solare?

Iniziamo con il dire che l’eclissi si ha quando un corpo celeste si frappone tra altri due. Questa posizione determina un totale o parziale oscuramento del corpo più lontano rispetto al Sole.

Eclissi solare

(Qui a lato un’immagine gif animata realizzata dalla NASA, l’agenzia spaziale degli stati Uniti d’America. Credits: 2000ATSinclair)

Si assiste ad un’eclissi solare se la Luna si pone fra noi e il Sole, mentre si parla di eclissi lunare se siamo noi (la Terra) a coprire la Luna dal Sole, “inserendoci” tra i due corpi.

L’eclissi solare, avvenuta giusto ieri, domenica 3 novembre 2013, è durata all’incirca tre ore e mezza, dalle 10.04 (UTC) alle 15.28 (UTC), ossia dalle ore 11.04 alle ore 16.28 dell’orario italiano.

Suggestivo fenomeno, visibile parzialmente solo nell’Italia meridionale, per la precisione da Roma in giù. Il miglior punto di vista si trovava nell’Africa subsahariana e nell’Asia (come mostra bene l’immagine elaborata dalla Nasa, che potete osservare qui sopra).

Si tratta di un fenomeno che ha sempre affascinato il genere umano nel corso della storia. Dalle prime civiltà che interpretavano l’evento come un segno degli dei, spesso negativo, ai primi studiosi scienziati che cercavano di capirne le caratteristiche, portando alla luce nuove teorie, risposte, ma anche ulteriori domande.

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Maggiori informazioni sulla pagina dedicata alle eclissi dell’INAF, Istituto Nazionale di Astrofisica.

Segue un aggiornamento interessante del 2015

Eclissi solare al 60% in Italia. Timori per il fotovoltaico
18 marzo – Mancano solo più due giorni all’eclissi di sole che toglierà all’Italia circa il 60% di luce. Un fenomeno interessante che durerà circa due ore. Ecco qui sotto i dettagli, compreso l’orario.

09 marzo – La prossima settimana potremo assistere ad uno di quegli eventi astronomici molto particolari, che in passato venivano interpretati come segnali degli dei o di un’entità spirituale superiore; e che oggi, invece, suscitano curiosità, sia nei ricercatori, che nei semplici appassionati della materia; senza contare l’intensità dell’impatto mediatico che, alla fine, coprendo la notizia su larga scala, riesce a far lievitare considerevolmente il numero di persone che starà con il naso in su.

Per tutti, quindi, sarà utile sapere che a partire dalle 8.40 (CET: orario dell’Europa Centrale, Roma inclusa), e fino alle 12.50 di venerdì 20 marzo, avrà luogo un’eclissi solare.

Il fenomeno si manifesterà in Europa, nord Africa e parte dell’Asia. In Italia dovrebbe iniziare alle 09.24 del mattino e terminare verso le 11.44. In pratica due ore e venti, durante le quali, osservando il cielo in direzione del sole, dovremmo vedere quest’ultimo oscurato per il 60% circa (i 3/5 del totale). Nel Belgio raggiungerà l’80%, mentre in Grecia solo il 37% e in Turchia il 25%. In Francia e in Germania intorno al 77%.

Eclissi solare – Luna rossa

Una bella eclissi, dunque, con la Luna che coprirà la maggior parte del nostro Sole. Un insolito modo, originale soprattutto, per passare dall’inverno alla primavera (che inizierà il 21 marzo).

Al di là dell’aspetto scenografico da non perdere, questa grande ombra sulla Terra non sembra trovare simpatizzanti ovunque.

Infatti, alcune aziende produttrici di energia elettrica, attraverso fonti alternative, come ad esempio quella realizzata grazie ai pannelli fotovoltaici, sono particolarmente preoccupate e in ansia per l’appuntamento astronomico del 20 marzo.

Si presume che il calo di produzione elettricità, in Europa, possa scendere di oltre 30 GW, causando non pochi problemi all’intero sistema tecnologico che regola questo tipo di trasformazione. Un vero e proprio test per i gestori della rete ad energia solare.

E a fine mese, invece, ci aspetta un altro “traumatico” cambiamento, di tutt’altra natura, anzi, deciso da noi “umani” per regolarizzare il calendario: infatti diremo addio all’ora solare per far posto all’ora legale.

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