Non ci resta che piangere al cinema, film cult

Riproponiamo un vecchio articolo per gli appassionati della pellicola.

Un film indimenticabile che ha divertito diverse generazioni. “Non ci resta che piangere“, con (e di) Roberto Benigni e Massimo Troisi, è uscito la prima volta nel lontano 21 dicembre 1984 e quest’anno sarà riproposto da Lucky Red al cinema, in versione restaurata e rimasterizzata. Un’occasione unica, da non perdere, soprattutto per coloro che hanno imparato a memoria diverse battute a forza di guardare e riguardare l’esilarante pellicola.

Trama del film e frasi celebri

Per chi non l’avesse mai visto, “Non ci resta che piangere” narra la storia di un maestro delle elementari (Saverio) e un bidello (Mario) che, improvvisamente vengono catapultati indietro nel tempo (nel 1400, quasi 1500!) presso la cittadina di Frittole, in Toscana. I due non si rendono subito conto del “viaggio” e cercano invano di chiedere informazioni agli abitanti o la possibilità di utilizzare un telefono.

Quando capiscono la situazione, per Mario inizia il dramma, non vuole uscire di casa (“Ricordati che devi morire! Ricordati che devi morire! Sì, sì.. mo’ me lo segno“), mentre Saverio cerca di interagire con gli altri e si occupa della macelleria di Vitellozzo (“Grazie Mario..”), preso di mira dai soldati di Savonarola (famosa la scena della lettera scritta dal maestro Saverio, sotto dettatura del bidello Mario. Un chiaro riferimento ad un’altra mitica sequenza, interpretata da Totò e Peppino).

Non ci resta che piangere – Lettera a Savonarola

Mario si fa convincere ad uscire dall’abitazione e conosce in chiesa una bella ragazza, che passa il tempo giocando con un pallone (“Bisogna provare, provare, provare-provare-provare e poi si riesce, anche due o tre volte“). Mario dichiara di essere un artista, un cantante, e le propone alcuni brani scritti da lui (Volare, Yesterday, Fratelli d’Italia..).

Tuttavia, Saverio, arrabbiato perché la sorella (nel tempo presente, prima del viaggio nel tempo) si era fidanzata con un americano, matura un’idea e convince Mario a seguirlo in Spagna. L’intento dei due è quello di fermare Cristoforo Colombo, in modo tale che non scopra l’America. In questo modo Saverio pensa di risolvere il problema: se Colombo non parte, non esisteranno in futuro gli americani e sua sorella non si legherà sentimentalmente ad un uomo d’oltreoceano.

Durante il loro percorso si svolgono altre scene mitiche come quella del Fiorino (“Chi siete? Cosa portate? Sì ma quanti siete?“) o l’incontro con Leonardo da Vinci (“Ma allora anche il caminetto va?“).

Insomma, per i fan del film (e per chi non ha mai avuto il piacere di vederlo) un invito che non si può rifiutare. Andare al cinema e rivivere la storia di Saverio e Mario sul grande schermo, poter ridere a crepapelle ascoltando le battute di Benigni e del compianto Troisi.. non ha prezzo!

Dopo 30 anni dalla sua uscita nelle sale italiane torna dunque “Non ci resta che piangere“. Un’opera comica senza tempo, le cui frasi sono ancora oggi ripetute da numerosi estimatori.

Altre informazioni e curiosità sulla pagina Wikipedia relativa.

L’ultima volta è stato proposto al cinema per tre giorni, dal 2 al 4 marzo 2015. Attualmente è disponibile su alcune piattaforme di streaming, come Netflix, Amazon Prime Video e Infinity.

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