Elezioni, seggi: assenze e riposi compensativi

Uno dei classici dubbi che vengono fuori in occasione delle elezioni riguarda il rapporto che c’è tra il l’impiego professionale dei componenti del seggio elettorale e l’attività all’interno del seggio, e i conseguenti giorni di riposo.

Soprattutto quando i due lavori si accavallano: pensiamo a chi è impiegato sei giorni su sette e il sabato deve prestare servizio per le elezioni.

L’insediamento del seggio elettorale, infatti, avviene già il sabato pomeriggio, solitamente alle 16 e termina almeno il lunedì successivo; anche in caso di Election Day, poiché è impossibile terminare le operazioni di scrutinio entro la mezzanotte di domenica, iniziando appena un’ora prima, alle 23 (che è il nuovo orario di chiusura seggi per gli elettori; l’apertura è alle 07).

Quindi, come si deve comportare il cittadino chiamato a dare il proprio contributo come presidente di seggio, scrutatore, segretario o rappresentante di lista?

Che vi sia un contratto a tempo indeterminato o determinato, in tutte le elezioni, dalle politiche alle comunali, il cittadino chiamato a svolgere la funzione nel seggio elettorale ha il diritto di assentarsi dal proprio solito impiego. In tutti i giorni in cui è prevista la sua presenza per garantire lo svolgimento della tornata elettorale (dall’insediamento allo scrutinio finale).

Ogni giornata di assenza dal proprio lavoro è considerata come giornata lavorativa.

L’azienda non può chiedere impegni lavorativi, al proprio dipendente, nei giorni di servizio elettorale, a prescindere dall’orario. Se lo scrutatore deve essere ai seggi dalle 16 in poi, non può lavorare la mattina per il proprio datore di lavoro.

Riposi compensativi. Semplicemente:

  • chi lavora 5 giorni su 7 ha diritto a due giorni di riposo compensativo (avendo prestato servizio sabato e domenica, giorni in cui solitamente si è a riposo), durante i due giorni successivi alla fine del servizio elettorale.
    Esempio: se lo scrutinio termina lunedì, il componente del seggio rimarrà a casa martedì e mercoledì.
  • chi lavora 6 giorni su 7 ha diritto ad un giorno di riposo compensativo (avendo prestato servizio domenica, giorno in cui solitamente si è a riposo).
    Esempio: se lo scrutinio termina lunedì, il componente del seggio rimarrà a casa martedì.

I riposi sono, per legge, retribuiti.

Scrutinio dopo la mezzanotte. Se le operazioni elettorali terminano dopo la mezzanotte, il giorno di riposo partirà dal giorno successivo a quello di fine operazioni.
Esempio: scrutinio oltre la mezzanotte di lunedì, finisce alle 03 tra lunedì e martedì, allora il riposo compensativo partirà da mercoledì.

Eccezione.
Tuttavia, in accordo con il proprio datore di lavoro, è possibile decidere di effettuare il riposo (o i riposi) in un altro periodo.

Alternativa al riposo compensativo.
Al lavoratore spetta il pagamento delle quote di retribuzione dovute (Legge n. 69/1992). Diritto valido anche per chi è in cassa integrazione.

Seggio elettorale

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